Il carnevale di Venezia è un evento che si svolge annualmente ed è uno dei più rinomati ed apprezzati nel mondo. Tantissimi turisti e non (sottoscritta compresa), si recano nella città lagunare per ammirare i travestimenti, le maschere, le culture, gli spettacoli, insomma tutta la bellezza che questa festa offre in tutto il suo splendore.
È il tradizionale “Volo dell’Angelo” ad aprire ufficialmente i festeggiamenti in Piazza san Marco, la più famosa di Venezia.
Ma ora ve ne racconto la storia…
Questa festa si celebra nei paesi di tradizione Cristiana, il cui significato etimologico è “eliminare la carne”, riferendosi al giorno dopo i bagordi di ‘martedì grasso’, in cui iniziava la Quaresima caratterizzata da astinenza e digiuno.
Il periodo carnevalesco ha radici molto lontane, risalenti all’epoca romana, in cui tutte le persone, indipendentemente da classe sociale e religione, avevano il diritto e l’opportunità di partecipare a questo gioioso rito collettivo.
Il fatto di indossare una maschera, permetteva di rimanere nell’anonimato e godersi i festeggiamenti.
Il Carnevale di Venezia viene ufficialmente citato nell’ editto del Senato della Serenissima datato 1296; proprio in questo periodo nasce e si diffonde il mestiere del “Mascarere”, che con argilla, cartapesta, gesso, garza, ricami e perline, realizzava maschere artigianali ricche e sofisticate.
L’essenza del carnevale è il travestimento, la trasgressione, la leggerezza e la spensieratezza, le strade, le calli, diventano un grande palcoscenico in cui tutto sembra diventare lecito grazie alla possibilità di nascondere il volto e non essere riconosciuti.
Le maschere più celebri veneziane sono il Bauta e la Moretta, oltre alle classiche della Commedia dell’Arte Arlecchino, Pantalone, Colombina, il Capitano ed il Dottore.
Carnevale di Venezia – Foto di Maurizio Turiaco